giovedì 2 agosto 2012

I nomi degli spazi pubblici e personaggi: da Bellintani a Enrico Ferri.

NOMI DI PIAZZE, VIE, STRUTTURE PUBBLICHE...chi erano questi personaggi?

 Piazza Teofilo Folengo , Via Enrico Ferri, Via Mons Bertazzoni, la Biblioteca Bellintani....ci si passa ogni giorno e ogni giorno se ne legge il nome, ma vediamo brevemente chi erano realmente questi personaggi...

ENRICO FERRI

Enrico Ferri, nato a San Benedetto Po il 25 febbraio 1856 ,è stato un personaggio di enorme spicco. Politico, scrittore, giornalista, criminologo (allievo del famoso Cesare Lombroso), direttore del quotidiano del PSI Avanti!, giurista e padre della Carta Costituzionale di quasi tutti gli Stati dell'America latina, deputato e docente delle università di Roma, Pisa, Bologna, Parigi, Bruxelles, difensore nel 1886 a Venezia dei cittadini mantovani incriminati di delitti non commessi.


Via Enrico Ferri oggi


Nel 1886 fu eletto deputato nella lista radicale, passando al Socialismo nel 1893. Nel 1929 fu nominato senatore.
Muore a Roma il 12 aprile 1929 all'età di 73 anni, un mese dopo la salma viene riportata a San Benedetto Po, accolta (secondo le cronache del tempo) da circa 30.000 persone provenienti dai paesi mantovani, dal mondo universitario, politico, amministrativo e forense italiano. Dà il nome alla via principale del paese.


MONS. AUGUSTO BERTAZZONI


Augusto Bertazzoni, parroco di San Benedetto dal 1903 al 1930 nasce a Pegognaga il 10 Gennaio del 1876  e riceve l'ordinanza sacerdotale a Mantova nel 1899 e, il 15 Agosto 1930, la consacrazione episcopale dal vescovo di Mantova.
Durante la sua vita si è distinto per la sua intensa spiritualità, per le visite ai malati, gli aiuti ai poveri e agli orfani di guerra, per la spontanea cordialità verso la gente.
Nel 1930 entra nella Diocesi di Potenza dove detiene la cattedra pastorale fino al 1966.
Qui muore nel 1972 muore a 96 anni, dopo aver operato continuamente per 63 anni di cui 27 anni come parroco e 36 come vescovo.
Nel 1995 viene aperto il processo per la sua Beatificazione. Oggi via Mons Bertazzoni è quella che porta alle scuole medie di San Benedetto Po.

TEOFILO FOLENGO


Nato nel 1491 in territorio mantovano, Gerolamo Folengo (il vero nome) entra nel monastero di S. Benedetto nel 1512 a 21 anni per abbracciare la carriera acclesiastica. Acquisito l'abito talare due anni dopo assume il nome di Teofilo Folengo.
Personalità irrequieta, fu il massimo cultore cinquecentesco del latino maccheronico adottando come base il dialetto mantovano-bresciano e storpiando il linguaggio contadinesco. Nei suoi scritti creava immagini umoristiche e bizzarre, venne spesso censurato per l'uso di linguaggio ed idee volgari.

Piazza Teofilo Folengo oggi

Sottoscrisse le sue opere con lo pseudonimo Merlin Cocai o Limerino Pitocco.

Muore nel Dicembre del 1544 a 53 anni presso il convento di Bassano del Grappa.
San Benedetto Po ha dedicato a questo frate benedettino, intorno al 1930, la sua piazza principale.


                                                ENRICO DUGONI
Lapide murata sulla facciata della sua casa natia
Nato a San Benedetto Po  il 12 giugno 1874, segue gli studi di farmacia prima a Mantova poi a Bologna senza mai conseguire la laurea a causa del suo tenace impegno nella politica, nel sindacalismo e del giornalismo. Fondatore, nel Mantovano, delle prime Leghe contadine e delle prime cooperative, Dugoni diresse, nei primi anni del XX secolo, i settimanali socialisti Il lavoratore Comasco e La Nuova Terra e, nel periodo in cui fu organo del PSI, il quotidiano La provincia di Mantova.
Assessore comunale e consigliere provinciale, fu anche presidente della Provincia; per oltre 10 anni diresse la Federazione socialista e per 15 la Camera del Lavoro. Dugoni, che era anche membro dell'Esecutivo della Lega nazionale delle cooperative, nel 1913 fu eletto deputato e rieletto nel 1919 e nel 1921. Ha servito il mondo del lavoro contadino ed operaio con l'incitamento e la viva presenza dei comizi, con la denuncia in parlamento delle precarie condizioni popolari.
Muore a San Benedetto Po il 2 novembre 1945, sulla lapide murata sulla facciata della sua casa natia  in via Ferri si legge " Qui nacque Enrico Dugoni, deputato. Visse, lottò, soffrì per il popolo. Gli umili, memori, posero (1874-1945)".
A lui è dedicata la lunga via che interseca con Via Mons Bertazzoni.

UMBERTO BELLINTANI
Umberto Bellintani nasce a Gorgo di San Benedetto Po il 10 maggio 1914, si diploma in scultura nel 1937 all'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Monza. Richiamato alle armi nel 1940, combatte in Albania e in Grecia e fu prigioniero in Germania dal 1943 al 1945 nei campi di concentramento di Dachau, Torn, Peterdorf e Górlitz.
 Da quell'esperienza drammatica nasce la vocazione a trasformare in versi il suo forte senso della "poesia della vita". Alla fine del conflitto abbandonata la scultura, dapprima insegna disegno presso la Scuola di Arti e Mestieri di San Benedetto Po per poi svolgere le mansioni di segretario presso la Scuola Media di San Benedetto Po. Affermatosi negli anni Cinquanta e Sessanta, pubblicò importanti raccolte di versi come Forse un viso tra mille (1953), Paria (1955), E tu che m'ascolti (1963). Dopo quest'ultima raccolta di versi per ben 35 anni, ostinatamente, non pubblicò null'altro. In questo arco di tempo, comunque, non cessò mai di scrivere né di disegnare, altra attività artistica a cui si dedicò. Solo poco prima della morte uscirono due raccolte di poesie, Nella grande pianura (1998) e Canto autunnale ( 1998). A lui è dedicata la Biblioteca Comunale di San Benedetto Po.

CARDINALE ERNESTO RUFFINI

Ernesto Ruffini nasce a San Benedetto Po il 19 gennaio 1888. Quinto di otto figli, è stato zio del politico Attilio Ruffini e prozio del giornalista Paolo Ruffini. Entra a soli dieci anni nel seminario di Mantova, dove rimane fino al 1910. Nel settembre dello stesso anno consegue la laurea in teologia presso la Pontificia Facoltà teologica dell'Italia settentrionale a Milano e l’anno successivo la laurea in filosofia presso la Pontificia Accademia San Tommaso d’Aquino in Roma. Il 10 luglio dello stesso anno fu ordinato sacerdote.
Nel 1946 viene eletto cardinale di Palermo, in questa città muore l'11 Giugno 1967. Ai suoi funerali era presente una delegazione di sambenedettini accompagnati dal Sindaco di allora Evaristo Bulgarelli. Un anno prima, nel 1966 Ernesto Ruffini è per l'ultima volta ospite di San Benedetto, in quell'occasione ha presenziato all'inaugurazione della nuova sistemazione della Piazza Teofilo Folengo.
A lui viene dedicata Via Cardinale Ruffini, parallela di via Dugoni.

Nessun commento:

Posta un commento