mercoledì 1 agosto 2012

Giochi, filastrocche e indovinelli di una volta..


I giochi di un tempo offrivano una vastissima scelta, tramandati di generazione in generazione si nutrivano di una cosa che ai bambini non mancava mai: l'immaginazione.

Forse  alcune bambine non potevano avere le bambole (quelle vere fatte di cartapesta o celluloide) ma si potevano usare fantocci di pezza, due bottoni per gli occhi e uno stecco per le braccia.
Per tanti altri giochi invece bastava solo uno spazio, un rettangolo di terra nell'aia, davanti l'uscio di casa o nel giradino, e il divertimento iniziava...


Al campanon (la campana) : sul pavimento si disegna un rettangolo con 7 caselle corrispondenti ai giorni della settimana. In cima si fa un semicerchio che rappresenta il mondo o cielo. Il giocatore deve saltellare su un solo piede lanciando una pietra sulle caselle da 1 a 7 per poi andarla a recuperare. é proibito, sia per la pietra che per il giocatore,  toccare le righe. Vince chi arriva per primo all'ultima casella.




E' rivato l'anbasciatore: Gioco riservato per lo più alle bambine che si dividono in due gruppi e si dispongono su due righe, una di fronte all’altra, a circa tre metri di distanza. Tenendosi per mano, le componenti un gruppo vanno con passo ritmato verso l’altro gruppo e ritornano al loro posto, sempre cantando:

È arrivato l’ambasciatore
sui campi e sui fiori
è arrivato l’ambasciatore
sui campi triallallà.
 
Adesso tocca alle ragazze del secondo gruppo: E che cosa voi volete? 
I due gruppi si alternano nel canto e nel movimento
 
1°  Noi vogliamo una ragazza

  2°  E chi è questa ragazza?

  1°  La ragazza è….(si fa il nome della prescelta)

  2°  E che cosa ci volete fare?

  1°  La vogliamo maritare

2°  E che veste le metterete?

  1°  Le metteremo la veste di seta

  2°   E che scarpe le metterete?

  1°  Le metteremo le scarpe di camoscio

  2°  E con che la venite a prendere?

  1°  La veniamo a prendere con la carrozza

  2°  La carrozza è troppo lenta

  1°  La veniamo a prendere col somarello

  2°  Il somarello è troppo brutto
 
  Il dialogo può continuare più o meno a lungo sostenuto dalla fantasia delle partecipanti fino a quando non si riceve la seguente risposta: 

                                            1°   La veniamo a prendere  con la cavalleria….
Sui campi…
 
Allora la ragazza viene circondata dalle compagne che cantano festosamente:
  “Adesso la prendiamo con la cavalleria, adesso….”


Madama Dorè:  Le bambine in circolo si tengono per mano. Una resta fuori e saltellando gira intorno al circolo e canta:
 
“O quante belle figlie,  madama Doré,
o quante belle figlie!”
 
Le componenti il circolo rispondono in coro saltellando in tondo:
 
“Son belle e me le tengo, madama Doré,
son belle e me le tengo”
 
Il dialogo continua:
“Il re comanda una, madama…” 
”Che cosa ne vuol fare, madama…”
“La vuole maritare, madama…”
“Entrate nel castello, madama…”
“Nel castello ci sono entrato , madama…”
"Prendetevi la più bealla, madama.."
“La più bella è (nome della compagna scelta)”


La bimba scelta lascia il circolo e si accoda alla compagna, afferrandola al lembo della veste. Con le due bambine, che  girano cantando intorno al circolo, il gioco riprende: una alla volta le componenti del circolo passeranno all’esterno.



O Maria Giulia: I bambini si dispongono in girotondo e uno sta in mezzo a compiere tutti i movimenti della canzoncina finché con il bacio finale sceglierà chi prenderà il proprio posto nel cerchio.

O Maria Giulia, di dove sei venuta?
Alza gli occhi al cielo,
fai un salto, fanne un altro,
fai la giravolta, falla un'altra volta,
 fai la riverenza fai la penitenza,
guarda in su guarda in giù,
dai un bacio a chi vuoi tu.

Come variante ricordiamo la filastrocca La bella lavanderina:

La bella lavanderina che lava i fazzoletti
per i poveretti della città.

Fai un salto, fanne un altro,
fai la giravolta, falla un'altra volta,
guarda in su guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu. 

 Questi sono solo alcuni dei tantissimi giochi di gruppo che possiamo citare o ricordare, per una visione più completa consiglio la visione di questo sito http://giacomoleopardi.provincia.venezia.it/nonniincercadiguai_web/giochi_unavolta.html 

Altro passatempo da ricordare sono gli indovinelli mantovani, vediamone alcuni:

"A gh'è quatar sorele che, dai e dai, le s'cor andrè sensa ciapàras mai" (le ruote del carro)
"D'inveran ad ved, d'està no" (il fiato)
"quel ca la fà la sà, chi la conpra la droa mia, chi la droa la ved mia" (la cassa da morto)
"La va la va, la s'tira drè la so cà" (la lumaca)
"As grata as grata e al fa mia spura" (il formaggio)
"A g'ho na roba picolina ch'la s'tira sempr adrè la so budlina" (l'ago)
" Bela sposa feve arent ch'a v'al metrò drent. Gh'if sentì dolor? Nè dolor nè dòia, agh n'eva na gran voia" (l'orecchino)

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